Dopo il ki-training e la colazione, si va al tempio e ci si riunisce sul prato che si trova, guardando il tempio, a sinistra. Si fa un cerchio in piedi e il maestro spiega l'esercizio dei guerrieri.
Gli uomini devono tirare fuori il guerriero che è in loro e che è emerso durante gli esercizi del giorno prima. Si posizionano ad una certa distanza uno dall'altro e le donne devono scegliere il guerriero del quale vorrebbero essere la "squaw". Un guerriero può avere anche più di una squaw, viene detto dal maestro. Anche chi è già accoppiata deve comunque andare davanti al suo compagno e chiedere se può essere la sua squaw (ci possono anche essere delle spiacevoli sorprese se lui, in fase di trasgressione creativa, rifiuta la sua compagna, ma questo fa parte di una più vasta azione sulle coppie dove ogni mezzo è lecito per piegare la volontà di quello che dei due è ricalcitrante). Oppure, sempre in fase di TC -trasgressione creativa - lui può accettare anche un'altra squaw insieme alla sua legittima compagna e anche questo non è certo piacevole per lei (... come si dice? Cornuta e mazziata?) considerando che il tutto viene fatto pubblicamente e che la malcapitata non solo deve fare buon viso a cattivo gioco ma si sente anche dire dal maestro che la responsabilità di quella situazione è sua per i suoi vari processi non risolti con la madre-pedofilo-parte perversa ecc ecc.
Ci sono inoltre le nuove coppie in formazione sotto la paterna guida del maestro che spinge il guerriero ad accettare questa o quella squaw, secondo il progetto che ha in serbo per lui e altri casi che non sto a descrivere perchè mi sembra che sia abbastanza ciò che ho detto in proposito. Faccio solo notare che non vi è mai il caso di una squaw con 2 guerrieri, almeno, io non l'ho mai visto.
Una volta che tutti sono accoppiati o pluri-accoppiati, il maestro dice che la/le squaw deve dipingere il suo guerriero con i colori di guerra (forniti dal maestro) cercando di "cogliere lo spirito del singolo guerriero". Ogni squaw deve anche dare un "nome di guerra" al suo guerriero, nome che deve esprimere la sua "essenza di guerriero".
Quando i guerrieri sono tutti dipinti ed è stato dato loro il nome di guerra, un assistente (spesso la moglie del maestro) si mette a battere sul tamburo più grande e a quel suono i guerrieri scelgono l'avversario con cui si vogliono misurare nella "lotta sacra". Seguono vari combattimenti con urla di esultanza da parte del pubblico che acclama i vincitori di volta in volta.
Questo esercizio dura diverse ore e si svolge sotto un sole cocente (d'estate) e comunque all'aperto anche d'inverno. A questo esercizio partecipa solitamente anche il figlio del maestro che spesso assiste sia ai preparativi che ai combattimenti seduto sulle spalle di suo padre (almeno, quando era più piccolo, non so adesso che sarà cresciuto dove vada a posizionarsi).
Finito l'esercizio, si va a mangiare tutti ringalluzziti da questa espressione di energia maschile.
Dopo pranzo ci sono un paio d'ore di intervallo in cui però non si esce dall'agriturismo. Verso le 17 circa i lavori riprendono con l'esercizio del fuoco sacro.
- continua -
Tiresia