Le casette non sono grandi e il disagio più grande di questa sistemazione consiste nel fatto che spesso sono sovraffollate, soprattutto durante l'intensivo di luglio che è quello più gettonato. Il sovraffollamento determina, in generale un frequente riflusso delle acque delle fogne che non riescono a reggere il sovraffollamento (ricordiamoci che di questi spiacevoli e maleodoranti episodi il maestro dà una spiegazione.. "psichica" ? "esoterica" ?... dicendo che sono dovuti ai "processi" dei partecipanti che vengono a galla (mentre a galla, a mio modesto parere, viene qualcos'altro, indubbiamente appartenente ai partecipanti, ma di natura meramente materiale, sicuramente non esoterica).
Il disagio minore, ma comunque presente, è che i piccoli scaldabagno di cui sono provvisti i bagni non riescono a fornire acqua calda in quantità sufficiente per fare più di una doccia alla volta, quindi bisogna fare i turni e questo è già di per sè stressante poichè i ritmi di lavoro sono serrati (non c'è molto tempo da dedicare alla cura di sè) e, soprattutto in luglio, si suda moltissimo e non riuscire a fare una doccia non è esperienza gradevole.
Tornando al nostro partecipante, dicevo che viene sistemato con altre 3 o 4 persone che probabilmente non ha mai visto prima. Generalmente, gli studenti sono convinti che i compagni di stanza non vengano scelti a caso ma siano persone in qualche modo utili al loro "processo personale", a "vedersi delle cose". In realtà, da quello che so io, gli inquilini delle camere vengono estratti a sorte e solo in qualche caso il maestro sposta questo o quello. Sia che credano che è stato il maestro a destinare loro proprio quelle persone come compagni di stanza, sia che vi vedano l'intervento di un non meglio identificato "spirito", buona parte di chi arriva all'intensivo è già convinto che niente succeda a caso e che, se riuscisse a trovare un pelo in un uovo, quello sarebbe lì per lui, per il "suo processo", perchè possa "vedere" qualcosa di importante che lo riguarda.
Bisogna tenere presente che, processo o non processo, la mancanza quasi totale di sonno, la qualità di cibo non proprio eccelsa, lo stress emotivo fortissimo e le pressioni psicologiche cui sono sottoposti i partecipanti, favoriscono spesso lo scoppiare di contrasti, anche per futili motivi, fra i compagni di stanza, il che viene sempre interpretato come una indicazione di "processo" (con la madre, col padre, con l'autorità, con il pedofilo, con il proprio potere personale, col nonno, zio ecc.) e non, come dovrebbe essere fra persone normali, l'effetto collaterale di uno stress protratto e creato a bella posta per fiaccare le menti e manipolare le coscienze. Starà poi a voi giudicare, in base alla conoscenza degli esercizi cui sono sottoposti i partecipanti, la correttezza dell' interpretazione che ho dato poc'anzi.
Notavo che, facendo una ricerca su internet sullo Spagnulo, viene detto che è in grado di ospitare fino a 100 persone. Probabilmente si saranno ingranditi perchè, fino ai primi anni del 2000, ne avrebbe potute ospitare (senza creare disagi) circa 70.
Il primo giorno, i lavori cominciano tardi, di solito dopo cena. La tensione e l'aspettativa delle persone ha così tutto il tempo di crescere man mano che il tempo passa.
Bisogna ricordare che nessuno, fra coloro che fanno partecipano all'intensivo per la prima volta, ha una seppur minima idea di cosa succederà e delle pratiche cui verrà sottoposto. Come succede per tutti gli altri lavori di questo maestro (seminario sulla morte, sui soldi, sulle coppie ecc.) agli studenti non viene descritto nulla che possa far loro capire a cosa vanno incontro effettivamente. Ciò non toglie, però, che sia il maestro, sia i vari organizzatori, sia gli studenti che lo hanno già fatto aiutano a pubblicizzarlo a dovere all'interno del gruppo con mezze frasette: "è un lavoro profondissimo" ; "vai proprio a vederti molte cose" ; "la mia vita è cambiata dopo averlo fatto" ecc. e il maestro stesso, durante i seminari, ne parla come di un lavoro che fa "entrare profondamente nel proprio processo personale".
I nuovi non devono essere messi al corrente di cosa si faccia effettivamente, con la scusa che "chi non lo fa non può capire" o che sapendolo "l'aspettativa potrebbe falsare il lavoro". O, aggiungerei io, potrebbero non venire se fosse rimasto loro un barlume di discernimento. Secondo il mio modesto parere, proprio con l'intensivo si passa dall' "indottrinamento" ancora soft dei seminari, ad una manipolazione mentale molto pesante, poichè la mancanza di sonno, il disordine nei tempi dell'alimentazione (spesso ci si trova a mangiare nel tardo pomeriggio o a notte fonda), i prolungati stress emotivi cui le persone vengono sottoposte creano il terreno ideale perchè il maestro possa agire sulla psiche degli studenti secondo i suoi progetti.
Chi intende partecipare a questo tipo di lavoro dovrebbe PRIMA documentarsi sulle tecniche di condizionamento mentale usate in generale e in particolare nelle sette a controllo mentale, nonchè sulle tecniche di induzione ipnotica, così potrà comprendere ancora meglio quello che vede e che gli succede durante questo "lavoro".
Tornando al nostro studente, dopo essersi sistemato nella stanza a lui assegnata, ha un po' di tempo libero prima dell'inizio dei lavori che cominciano verso sera.
Quando tutti sono arrivati, hanno pagato, si sono sistemati negli alloggi, il maestro fa radunare tutti sullo spiazzo davanti al tempio, luogo in cui si svolgeranno la maggior parte degli esercizi.
IL TEMPIO è molto caratteristico. Per descriverlo a dovere ci vorrebbe uno storico dell'arte, cosa che io non sono, ma cercherò di fare del mio meglio. E' ben isolato dal resto dell'agriturismo in quanto si trova in mezzo alle coltivazioni di ulivi ed è recintato in modo che vi possa accedere solo chi ha la chiave del lucchetto che tiene chiusa la porta della recinzione. La porta del recinto viene chiusa durante i lavori.
Mi è stato detto da qualcuno che era un antico tempio pagano. E' a pianta quadrata (circa 7 x 7) ed ha un soffitto altissimo, alto come la struttura stessa, con il pavimento leggermente più basso del livello della terra, cosicchè, quando si entra, bisogna scendere 4 o 5 scalini. A destra e a sinistra della porta ci sono 2 nicchie. Davanti alla nicchia di sinistra (entrando a sinistra, intendo) viene allestito l'altare, più o meno come si vede ai seminari: fiori foto e varie.
Sulla parete opposta a quella della porta si apre un altro vano, piuttosto piccolo, dove il maestro tiene l'attrezzatura che userà durante l'intensivo: strumenti tipo tamburi, gong, candeloni, incensi, erbette strane che vengono bruciate nei momenti clou (diceva che erano salvia e artemisia) e così via. Il nostro studente, però, non ha accesso a quel vano che viene celato ai suoi occhi da un lenzuolo bianco appeso davanti all'apertura e che funge da "porta". Più o meno sopra il lenzuolo, o poco più in alto, viene attaccato lo stendardo con il simbolo di arkeon (una volta ci mettevano il simbolo di reiki disegnato appositamente dal maestro per l'occasione), così chi entra se lo trova subito davanti.
Come sempre, le sedie sono disposte in cerchio e quella del maestro è coperta da un drappo bianco e situata proprio sotto lo stendardo appeso alla parete.
Ma lo studente non vedrà subito questo luogo suggestivo. Prima di accedervi dovrà fare alcuni esercizi.
-continua-
Tiresia