giovedì 13 maggio 2010

Il lupo travestito da agnello


Mi piace e mi solletica l'idea di chiedere un milioncino di euro a uno che si improvvisa diagnosta e mi spuxxana con una (forse) collega, quando il nostro (degli psicologi) codice deontologico, ma anche quello dei maestri di arkeon, dicono di astenersi dal fare commenti sui o ai colleghi, agli utenti e al pubblico, sempre.

In più Pietro non solo non mi risponde affatto, ma cambia, come al solito, completamente discorso attaccando qualcun altro.

E qui mi viene, come spesso mi è venuta in mente durante i seminari e gli intensivi, sia di vito che della coppia di maestri che ho stupidamente seguito, la favola del lupo e dell'agnello.

La riporto (riassunta) per chi non la conosce: un lupo e un agnello si abbeverano allo stesso ruscello, il lupo sta in alto rispetto all'agnello, cioè beve da più in su e poi l'agnello beve l'acqua che scorre in giù.
Il lupo dice all'agnello: "Mi sporchi l'acqua!!!" e l'agnello gli fa notare che non è possibile, essendo lui più in basso, semmai è il lupo che sporca la sua...

Il lupo replica: "me l'hai sporcata l'anno scorso!!!" e l'agnello gli fa notare che l'anno precedente, in quanto agnello, non era ancora nato, poiché oggi ancora piccolino...

Il lupo replica: "Allora me l'ha sporcata tuo padre!!!" e se lo mangia.

I maestri di arkeon che ho visto al lavoro, sia in seminari, che in intensivi che in mini gruppi ai vari lasciar andare, condivisioni su paure e rabbie, ecc. (si rivedano i post di Tiresia) lavorano ESATTAMENTE così. Interessa loro dire che è come dicono loro e basta, non importa quanta razionalità o verità gli si provi ad opporre.

Io non ho voglia di telecamere, avvocati, tribunali, giudizi e processi. Ho una vita da vivere e sto già stressandomi abbastanza a scrivere qua, ma visto che vengo tirato in ballo di persona da uno che, ripeto non ha né titoli, né strumenti, né mezzi, né capacità, né informazioni vere, né coraggio per raccoglierle, né sincerità nel suo sentire (e neppure se ne accorge), scrivo... Dalla diceva "così mi distraggo un po'" io devo dire "così mi stresso un po'" e, se c'è qualcosa in questi giorni che mi ha trasmesso non malessere ma nausea (come magistralmente detto da Guzzanti padre: la coscienza risiede tra il plesso solare e lo stomaco, e quando viene scossa il risultato fisico è la nausea), sono proprio le assurde, complicate, fuorvianti e confuse parole di Pietro.

Pensate che proprio in questi giorni ho ricevuto complimenti da chi si occupa professionalmente di me (uno Psichiatra primario in Ospedale, libero professionista, mio docente e mentore, ed una psicologa psicoterapeuta del servizio pubblico) per gli straordinari miglioramenti rispetto a quando ero appena uscito dalla setta...

Ma forse chi ha fatto "il lavoro" crede di saperne di più e di vedere meglio anche chi non vede da 4 anni... MAH!!!

Grazie a tutti coloro che mi sostengono qua e che mi hanno fatto gli auguri, dicono che la vita comincia a 40 anni, per me è cominciata il 12 Gennaio 2005, quando ho preso, contestualmente a mia moglie, la decisione definitiva di uscire dal delirio arkeoniano e cominciare seriamente a rimettermi in sesto. Quindi ho tra i tre e i quattro anni circa, anche se all'anagrafe dicono 41 e 1 giorno.

Carlo