venerdì 7 maggio 2010

Ho visto...

Secondo me bisogna fare una distinzione fra quelli che si allontanano temporaneamente dal gruppo senza per questo contrapporsi alle credenze e al maestro e quelli che escono dal gruppo con un atteggiamento critico nei confronti del lavoro e dell'opera dei maestri.
Nel primo caso non c'è problema a riprendere i seminari anche a distanza di anni, mentre nel secondo caso è difficile che uno riesca a rientrare anche se si cosparge il capo di cenere.
Tutto dipende comunque dalla relazione che si ha con il maestro e dal tipo di critica che gli si rivolge, nonchè da quanto si sia simpatici allo stesso.
Ho visto persone porsi in contrasto col maestro ma con la volontà di interpretare questo contrasto come una loro personale forma di processo, o comunque disponibili ad accettare la spiegazione (del maestro) che le loro critiche derivassero da una mala interpretazione di ciò che stava succedendo. Se queste persone erano simpatiche al maestro o potevano in qualche modo risultare ancora utili, egli usava tutto ciò che era in suo potere per far capitolare il ribelle: lunghe spiegazioni del suo processo, coinvolgimento del partner per ricondurlo sulla "retta via", pressioni di vario tipo, non ultima quella degli "amici" del gruppo.
Se, invece, la persona era già poco simpatica al maestro o stava diventando più dannosa che utile dimostrando poca disponibilità ad interpretare le sue critiche come il frutto di un suo processo personale, allora veniva allontanata senza pietà e rimorso alcuno. In questo caso, il fuoriuscito veniva tagliato fuori completamente dal gruppo, il maestro si rendeva irraggiungibile con un atteggiamento che di disponibilità non aveva più neanche un'ombra (sicuramente inequivocabile) e non perdeva occasione di criticare quella persona alle sue spalle con i membri del gruppo.
Ho visto una maestra venire buttata fuori da un seminario perchè aveva chiesto al maestro di fatturarle l'intero importo pagato per il master (20 milioni di allora) e non solo una piccola parte com'era in uso qualche anno fa. La maestra gli aveva detto: "Io fatturo tutto, perchè tu no? Per una questione di integrità, fatturami tutto anche tu." Davanti a questa domanda, il gruppo si era scandalizzato e alcuni l'avevano aggredita con odio perchè aveva osato ribellarsi al maestro. Il maestro, dal canto suo, le aveva detto che le avrebbe fatturato l'intero importo da lei pagato, ma che non si sognasse di rimettere mai più piede dentro a un seminario. Quando questa signora, che peraltro pare non si riuscisse a staccare del tutto dal maestro, si presentava ai seminari o alle varie riunioni dei maestri con la scusa di salutare nessuno la considerava, veniva trattata con estrema freddezza e addirittura fuggita dai membri del gruppo come appestata. Il maestro le propinava il suo sorrisetto sadico, la salutava e poi la invitava ad andare dicendo di lei le cose peggiori una volta che la signora aveva messo piede fuori dalla stanza.
Stessa sorte era toccata ad un'altra maestra che, davanti all'introduzione di quel bello strumento d'evoluzione personale che è la TC - trasgressione creativa - aveva osato domandare al maestro se quella nuova tecnica arkeoniana non celasse un suo desiderio inconscio di tradire la moglie... apriti cielo. La signora non è stata più vista ai seminari e di lei sono state dette varie cose: zitella perversa, una in processo irrecuperabile, che non voleva vedersi le sue cose ecc., in pratica, il solito.
Potrei portare altri esempi, soprattutto dell'opera di denigrazione fatta contro tutti i fuoriusciti che hanno osato sollevare critiche scomode prima di andarsene. A qualcuno hanno fatto arrivare decine e decine di denunce.... ma sono cose risapute, basta leggere qualche post su questo argomento in questo stesso forum. (cesap)
In arkeon non si torna se ci si osa contrapporre, neanche col capo coperto di cenere. Ma, che io sappia, chi ne esce davvero non è più intenzionato a rimetterci piede, per fortuna.
Questo è quello che io ho visto. Se ci sono persone che hanno visto altro, sarò ben lieto di leggere l'altra versione.

Tiresia