mercoledì 19 settembre 2012

Associazione a delinquere, condannati i 'guru' della psicosetta

Raggirate centinaia di persone anche nelle zone di Ascoli e San Benedetto, convinte a partecipare a costosissimi seminari con la falsa promessa di guarire da gravi malattie

Fermo, 17 luglio 2012 - Dal 1999 al 2008 avrebbero raggirato migliaia di persone nel Fermano, nelSambenedettese, nell’Ascolano e in tutta Italia, convincendole a partecipare a costosissimi seminari con la falsa promessa di riuscire a guarire da malattie anche molto gravi, quali depressioni, tumori, Aids, infertilità.
Per questo motivo otto ‘maestri’ della psicosetta Arkeon, tra cui anche il capo, Vito Carlo Moccia, sono stati condannati ieri dal Tribunale di Bari per i reati di associazione a delinquere ed esercizio abusivo della professione medica. Le condanne vanno da un anno e otto mesi in su, per sette dei ‘maestri’, fino ad arrivare a due anni e otto mesi per Moccia, il leader della setta. Assolti invece la moglie del capo carismatico, Isa Calabrese,Antonio Turi Grazia Bozzo.

I giudici hanno anche riconosciuto il danno recato all’ordine degli psicologi, che hanno chiesto un risarcimento di un milione di euro. Soddisfatta all’uscita dall’aula la psicologa Lorita Tinelli del Cesap, Centro studi abusi psicologici, che, insieme ad altri due fuoriusciti della setta, è stata l’artefice dell’indagine che ha portato alla sbarra i vertici di ‘Arkeon’.

"Il mio primo pensiero va al collega Carlo Fornisi che ha sempre combattuto al mio fianco e che nel febbraio del 2011 si è suicidato perché non ce la faceva più a sostenere le spese degli avvocati per difendersi dagli attacchi legali di Arkeon e perché non ha retto alle continue denigrazioni — dice —. Oggi sarebbe felice anche lui di questa sentenza. Ora però non bisogna abbassare la guardia perché sappiamo che ci sono ‘maestri’ di Arkeon che continuano la loro attività. Perciò se c’è qualcuno in grado di testimoniare abusi subiti di recente o di fornire notizie utili prima che i reati cadano in prescrizione, lo faccia al più presto".
Soddisfazione anche da parte di Aldo Verdecchia, presidente dell’associazione ‘Giù le mani dai bambini’: «Avevo segnalato ufficialmente alle autorità l’attività di questa setta tra le province di Fermo e Ascoli, già più di dieci anni fa. Purtroppo non sono stato preso in considerazione subito e ora, dopo la sentenza di Bari, si capisce quanto fosse pericolosa. Ha rovinato un sacco di persone a Fermo, San Benedetto e nelle zone limitrofe, ma se si fosse agito prima forse i danni si sarebbero potuti limitare. Nel 2000, mi sono infiltrato personalmente nella setta e durante una riunione svoltasi nel Fermano ho potuto vedere con i miei occhi come manipolavano le vittime".
 
di Fabio Castori

lunedì 17 settembre 2012

“Psico-setta”, condannati i “maestri” del metodo Arkeon

Chi soffriva di tumori, aids o infertilità, si rivolgeva a quella che giornalisticamente è stata definita “psico-setta” sperando in una guarigione: 10mila i casi denunciati. I “maestri” del metodo Arkeon sono stati condannati dal Tribunale di Bari a pene comprese tra 1 anno e 6 mesi e 2 anni e 8 mesi di reclusione. Tre le assoluzioni. Vito Carlo Moccia, 60enne di Noicattaro, e’ stato riconosciuto dai giudici come unico promotore della presunta associazione per delinquere finalizzata all’esercizio abusivo della professione medica e per questo condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione. Condanna a 2 anni (pena sospesa) per i cosiddetti “maestri della setta”, Francesco Antonio Morello, Gabriella Fabbri e Francesco Ferrara. Condanna a 1 anno e 8 mesi (pena sospesa) per Quirino Salerno e Piero Mazza. Un anno e 6 mesi di reclusione (pena sospesa) per Massimo Vavalle e Francesco Locatelli. Riconosciuto il risarcimento danni all’Ordine degli Psicologi di Bari da quantificarsi in un processo civile. Dalle indagini emerge che Moccia avrebbe indotto le vittime a credere per esempio di aver subito abusi sessuali in tenera età, facendogli sborsare fino a 100mila euro per le terapie. I fatti contestati si riferiscono al periodo ‘99-2008 ma fino al 2004 sono ormai prescritti, e per questo tutti gli imputati sono stati assolti dai reati di truffa, violenza privata, maltrattamenti, procurato stato di incapacità e calunnia.

Processo alla psico-setta 'Arkeon', condannate otto persone


La condanna più alta, a due anni e 8 mesi di reclusione, per l'ideatore e 'capo carismatico' della setta, Vito Carlo Moccia, 60enne di Noicattaro. Tre le assoluzioni



Il Tribunale di Bari, per il reato di associazione per delinquere finalizzata all'esercizio abusivo della professione medica, ha condannato - a pene comprese tra un anno e sei mesi di reclusione e due anni e 8 mesi - otto degli 11 imputatinel processo sulla cosiddetta psico-setta Arkeon. Tre le assoluzioni.
Il presunto ideatore del metodo Arkeon, Vito Carlo Moccia, 60enne di Noicattaro (Bari), è stato riconosciuto dai giudici come unico promotore della presunta associazione per delinquere e per questo condannato a due anni e 8 mesi di reclusione. Condanna a due anni (pena sospesa) per i cosiddetti "maestri della setta", Francesco Antonio Morello, Gabriella Fabbri e Francesco Ferrara. Condanna a un anno e 8 mesi (pena sospesa) per Quirino Salerno e Piero Mazza. Un anno e 6 mesi di reclusione (pena sospesa) per Massimo Vavalle e Francesco Locatelli. Assolti Antonio Turi, Isa Calabrese e Grazia Bozzo.
Riconosciuto il risarcimento all'Ordine degli Psicologi di Bari, costituitosi parte civile: il risarcimento è da quantificare in un processo civile. Gli imputati sono stati tutti assolti dai reati di truffa, violenza privata, maltrattamenti, procurato stato di incapacità e calunnia in alcuni casi per prescrizione, in altri "perché il fatto non sussiste" o "il fatto non costituisce reato". I fatti contestati si riferiscono al periodo 1999-2008 ma fino al 2004 sono ormai prescritti. Chi soffriva di tumori, Aids o infertilità si rivolgeva alla psico-setta sperando in una guarigione: 10.000 i casi denunciati. Dalle indagini emerge che Moccia induceva le vittime a credere per esempio di aver subito abusi sessuali in tenera età, facendo sborsare fino a 100.000 euro per le terapie.


giovedì 3 maggio 2012

Ieri a I fatti Vostri Rai due..

Un amico mi ha segnalato l'intervista molto interessante di una ragazza che ieri a " I fatti vostri" su RAI DUE ha parlato della sua esperienza con Moccia sin dagli anni 90 quando ancora si proponevano solo come gruppo Reiki e non ancora Arkeon.... L'ho trovato su Rai replay al minutaggio 1:29

lunedì 23 aprile 2012

Bari, psico-setta Arkeon: chieste 11 condanne

Truffavano gli adepti promettendo guarigioni miracolose.
Dopo la condanna del tribunale di Milano a uno dei maestri della psico-setta che truffava seguendo il metodo Arkeon, sono arrivate il 23 aprile altre 11 richieste a pene comprese tra i tre anni e i sei mesi da parte della pubblica accusa, al termine del processo in corso presso il tribunale di Bari.
La psico-setta, utilizzando delle tecniche ispirate alle filosofie orientali del Reiki, sarebbe riuscita a raccogliere 10 mila adepti in tutta Italia e a truffare molte persone in dieci anni.
Le persone venivano coinvolte con promesse di guarigione da tumori, Aids o infertilità, oppure da malattie spirituali, con la promessa della serenità.
LE ACCUSE, DA TRUFFA A VIOLENZA PRIVATA. Già un anno fa Antonio Morello, uno dei leader della setta, era stato condannato a sei anni di reclusione, ora agli altri adepti sono state contestate le accuse di associazione a delinquere, esercizio abusivo della professione medica, violenza privata, truffa, incapacità procurata da violenza e maltrattamenti su minori: tutti reati che sarebbero stati compiuti tra il 1999 e il 2008.
Il mondo della psico-setta di Arkeon era in effetti molto costoso: per partecipare ai seminari, il costo minimo si aggirava sui 260 euro e arrivava, a mano a mano che si passava di livello, fino ai 15.000 euro.
ALCUNI ADEPTI HANNO PAGATO 100 MILA EURO. Tra le testimonianze però, anche quelle di casi limite: una coppia del Nord Italia che cercava di risolvere la propria crisi matrimoniale ha detto alla polizia di avere pagato 100.000 euro, così come una donna che credeva di aver subito violenza sessuale nel passato.
Secondo il pm inquirente, Francesco Bretone, a capo dell'associazione criminale c'era Vito Carlo Moccia, di 60 anni, di Noicattaro, in provincia di Bari, ma residente a Milano, il quale diceva di essere psicologo ma non ne aveva i titoli. Per Moccia il pm, Francesco Bretone, ha chiesto la condanna a tre anni di reclusione.

Lunedì, 23 Aprile 2012


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