lunedì 18 maggio 2009

Ci vuole testa


Ho frequentato Arkeon per vari anni, più o meno in maniera continua. Vito "il maestro" lo definisco e lo ricordo come una bella persona piena di energia e forza... Il dramma sta nelle persone che, non sempre, lo circondano.
Ho letto tutti i messaggi inseriti nel forum.... la sensazione è quella di dispersione e confusione. Ognuno ha una testa e un pensiero, sta a noi seguire LA COSA GIUSTA. Vito ha dato una direzione, non la ha imposta!!!! Il percorso di ogni persona nasce dal proprio cuore e non da influenze esterne.
Andrea



Dispersione? non credo proprio..
Confusione? nemmeno.
Altro che confusione. Le persone che ritengono con estrema ragione di aver subito hanno le idee chiare su quanto han visto e vissuto sulla propria pelle.
Scusa, ma non penso che tu abbia letto con attenzione le varie e spesso sofferte esperienze di chi a fatica ha trovato il coraggio di uscire allo scoperto grazie a questo sito, alle trasmissioni in tv ed ai motori di ricerca.
E' normale che da seguaci se ne parli bene.., ma tu lo sai che diverse persone grazie a quest'esperienza sono uscite di testa?
A quel punto diventa molto difficile rimettersi in sesto, ci voglioni dei veri specialisti, non i maestri di vita!!
Tu parli di testa, io parlo di tecniche manipolative che ti colpiscono nelle debolezze e che ti rendono dipendente dal maestro il quale non ti indica la via.., ma ti influenza sopratutto mantenendoti all'interno del meccanismo.
Se sei dubbioso o coraggioso e ne esci, vieni etichettato come sfigato, come uno che non ce la farà mai ecc...
Per fortuna non è così.

Paola


...sono totalmente d'accordo con Paola. le persone che hanno lasciato testimonianze su questo sito non sono nè confuse nè "disperse": sono persone che sanno con chiarezza di essere state manipolate per un periodo più o meno lungo e di aver subito un danno, più o meno grave. ricordo invece la confusione che regna sovrana durante i seminari di arkeon, quando i maestri lanciano messaggi totalmente contradditori fra loro, dove un giorno sei portato in trionfo e il giorno dopo buttato giù dalla torre, dove si esalta l'obbedienza agli anziani, ma si predica di mandare a quel paese i propri familiari quando non vogliono venire ai seminari...chi ne è uscito fuori sì, ha veramente ricominciato a usare la sua TESTA.
in quanto alla personalità del Gran Maestro, mi sembra un po' troppo comodo dire che il problema sono alcuni dei collaboratori che lo circondano: sono maestri iniziati da lui e scelti da lui e dato che arkeon ha una struttura chiaramente piramidale, penso che lui sia perfettamente al corrente delle scorrettezze compiute da alcuni dei suoi "adepti".
in ogni caso, spetterà a chi di dovere stabilire il grado di responsabilità di ciascuna delle persone coinvolte in questo gigantesco business.
per salutare tutti, una frase di Paracelso:
"il bene, il male sono nell'occhio di chi guarda,
ma folle è il maestro che vuol fare del suo occhio il lume del mondo."

Mariposa



Nell'ambito di una azienda, il lavoro mal eseguito dei dipendenti, coinvolge necessariamente il 'padrone' dell'azienda stessa. Così come in ambito giornalistico, se un giornalista scrive un articolo diffamatorio, è sempre il direttore responsabile che ne paga le conseguenze maggiori, essendo appunto responsabile. Almeno la legge dice questo, a meno che poi le cose vengano sovvertite per altri scopi poco chiari e poco onesti.
Per questo è comodo dire che l'errore è responsabilità del singolo, che non ha capito il messaggio e ha quindi deviato dalla retta via, quando invece esiste un metodo unitario, cui tutti i membri di una organizzazione devono far riferimento per essere parte di quella organizzazione.

Un atto di onestà potrebbe anche essere, da parte di un responsabile, quello di fermarsi un attimino e indagare sulle segnalazioni ricevute circa alcuni componenti della propria organizzazione e magari accertarsi della verità o meno che esse sottendono, ascoltando le parti e cercando evidentemente di rimediare al danno, se provato.

Parliamo di onestà, di correttezza e di ... testa 'ritrovata'

Lorita




Certo, nessuno mi ha imposto di restare ai seminari e di pagare cifre indescrivibili...... che scoperta! E' proprio su questo che si basa il plagio.
Nessuno ti obbliga con la forza, ma in maniera subdola ti manipolano la mente. Portandoti a fare cose di cui poi, ti puoi pentire, come nel caso di tutti noi che ne siamo fortunatamente usciti!
Ricorda che la confusione, ce l'ho avuta frequentando e tale confusione me l'ha fatta venire proprio il maestro. La lucidità non sapevo più nemmeno cosa fosse, ed il CUORE (visto che vi piace sempre così tanto parlarne) l'ho usato fino a farlo scoppiare, per uscirne però!!! e per tornare a vivere in modo sereno la mia vita!
Ora, oltre ad essere sicuramente più felice di prima, sono anche perfettamente consapevole di ciò che mi è stato fatto là dentro.
E quella che tu descrivi come forza ed energia di questi "maestri", si chiama a casa mia "la forza degli incantatori di serpenti"!
E purtroppo "serpente" lo sono stata anch'io.....

Rugiada





LADDOVE TUTTI PENSANO ALLO STESSO MODO,

NESSUNO PENSA UN GRAN CHE.

Walter Lippmann


Tritri



cara dott. Lorita,
ha toccato uno dei punti essenziali, uno dei tipici argomenti manipolatori che si ascoltano all'interno delle sette è proprio questo: ognuno ricava da questa esperienza quello che ha dentro, il maestro dà solo degli input, poi ognuno è libero di fare quello che crede...un metodo sottile ma neanche tanto occulto di equiparare la responsabilità del plagiato con quella del manipolatore, mettendo sullo stesso piano chi subisce il danno e chi lo provoca. E' anche un tentativo di negare la realtà che lei ha sottolineato, e cioè che esiste un metodo unitario a cui i membri del gruppo si adeguano, e in special maniera chi ascende nella scala delle gerarchie. questo atteggiamento si ritrova non è solo tipico del funzionamento delle sette, ma anche dei sistemi totalitari in genere...sono certa che se si facesse una comparazione tra i metodi usati nei seminari di arkeon e i sistemi di persuasione utilizzati nei sistemi politici totalitari, troveremmo più di un punto in comune.

pur rispettando le scelte religiose di tutti, alla massima "abbi fede", preferisco la massima "abbi dubbi".
grazie ancora per questo spazio. un saluto a tutti

Mariposa

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