sabato 4 luglio 2009

Mentalmente liberi



Come uscire da una setta

Sette e culti "estremi" sono oggi in costante crescita. Spesso i metodi utilizzati per reclutare gli adepti possono essere molto pericolosi e sfociare in drammatiche forme di controllo mentale.
Come riconoscere i metodi utilizzati dai culti distruttivi? Come proteggersi da una manipolazione psicologica? In che modo si può aiutare una persona cara a evidenziare concreti rischi di plagio? E ancora, come aiutarla praticamente a uscire da una setta?
Il libro, oltre a raccontare l’appassionante vicenda personale dell’autore che è stato un ex membro di una setta, offre le indicazioni e i consigli utili per intraprendere un faticoso cammino verso una ritrovata libertà.


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Il libro di Steve Hassan, è un viaggio all'interno di sette e culti distruttivi, un fenomeno poco conosciuto in Italia, anche se, non meno preoccupante.
E' opportuno chiarire subito, che l'autore non vuole in alcun modo mettere in discussione la fede o le credenze che ognuno, sceglie liberamente, ma è sua ferma intenzione mettere a conoscenza i lettori, che esistono culti distruttivi che non rispettano minimamente le idee dei loro fedeli, ma usano tecniche di controllo mentale e di coercizione, per trattenere l'adepto, sfruttando il loro lavoro per far aumentare i guadagni del culto, e di solito di una sola persona che ne è il capo.
Il libro è diviso in tre sezioni, nella prima vengono elencate le diverse categorie, in cui sono divisi i culti:culti religiosi, politici, psicoterapeutici/educazionali, commerciali, i primi sono i più conosciuti e numerosi, e si focalizzano sui dogmi religiosi, i secondi fanno spesso notizia e sono normalmente indicati dai mass media con il termine "estremisti" o di "frangia", questi gruppi sono organizzati attorno a un particolare dogma politico, i terzi gestiscono seminari per centinaia di dollari, e incontri che sono svolti ad accrescere "la consapevolezza" e a favorire "l'illuminazione", gli ultimi credono nel dogma dell'avidità, ingannano e manipolano le persone affinchè lavorino per un misero stipendio o addirittura senza alcun compenso, coltivando la speranza di diventare ricchi.
L'autore tiene a precisare che le vittime preferite dei culti, non sono solo persone ai margini della società, come si è portati a credere, ma in realtà le vittime preferite, sono persone di talento e di successo, infatti le strategie di reclutamento sono personalizzate, e racchiudono quattro tipologie di personalità: pensatori, emotivi, attivi e credenti.
Se una persona viene catalogata come pensatore, il reclutatore utilizza un approccio intellettuale, per esempio mostrando fotografie che ritraggono premi nobel, intervenuti a una conferenza, sponsorizzata dal culto, dando l'impressione che questi luminari ne appogiassero le idee.
Nella seconda parte del libro si spiega il controllo mentale, e si elencano le proprietà che lo caratterizzano, dando una spiegazione dettagliata a ciascun elemento: controllo del comportamento, controllo del pensiero, controllo delle emozioni, controllo delle informazioni.
Nella terza ed ultima parte l'autore riporta diversi suoi casi, dove usa il metodo non coercitivo per far uscire gli adepti da un culto, spiegandone i metodi di base, che l'exit counselor (terapeuta specializzato nel recupero e la riabilitazione di ex adepti) deve utilizzare.
Il libro è scritto in un linguaggio semplice e scorrevole, per un pubblico non specialistico, che accompagna il lettore nelle varie fasi delle tecniche di controllo mentale, scritto da un ex dirigente di una setta, il libro degli Avverbi, è assolutamente da leggere e da consigliare a tutti gli amici.
recensione: Dario Sidoti


Autore del Libro: Steven Hassan
Editore: Avverbi
Genere: problemi e servizi sociali
Argomento: sette
Collana: Scientificamente
Pagine: 230
Data pubblicazione: 1999

Articoli :: Culti distruttivi :: La Voce Scettica 2

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