venerdì 17 luglio 2009

Le 4 carte


Estratto da Categoria: N.15/16 Luglio-Ottobre 2007, Società| Ott 2nd, 2007 | Di Jacopo Giovanni Romani |

"All’occhio inesperto appaiono come gruppi di crescita personale, guidati da un maestro o guru. «Si presentano come circoli culturali, associazioni e persino scuole di formazione»» osserva Raffaella Di Marzio, psicologa esperta di sette e membro della Società italiana di psicologia della religione (www.dimarzio.it).
Come non cadere in queste trappole quindi? «Informandosi, scegliendo corsi e seminari consigliati da fonti attendibili: riviste accreditate, siti noti e specializzati, associazioni riconosciute» consiglia la Di Marzio".

Ora finalmente riconosco le sue parole e il suo pensiero. O almeno quello che disse a me al cell quando le parlai del mio caso personale. Lì non mi sembrava che avesse difficoltà a comprendere che i "corsi di formazione" frequentati da 18 miei familiari potevano rientrare in quella categoria di gruppi e/o movimenti di cui diffidare.

Capisco da quel che scrive nell'articolo leggibile nella sua versione integrale al link:

http://www.cesnur.org/2005/pa_dimarzio.htm

che "L’abilità dello studioso e di chi è chiamato a dare assistenza in questo settore sta nell’identificare la chiave interpretativa più adatta a ciascun caso, contesto o persona, senza farsi influenzare da precomprensioni che, proprio perché tali, sono prive non solo di scientificità, ma anche di qualsiasi aderenza alla realtà dei fatti." (R. Di Marzo, La psicologia sociale dei gruppi religiosi, Atti Convegno CESNUR 2005 International Conference June 2-5, 2005 – Palermo, Sicily)

ovvero la storia delle 4 carte (=4 prospettive dalle quali è possibile dare una interpretazione del fenomeno dell’affiliazione e della permanenza in gruppi totalitari)

Se non ho inteso male (cosa possibilissima) il concetto di "Scienza" dell'autrice di questo articolo si può sintetizzare per noi profani non esperti nel seguente modo:

"Dimmi quello che vuoi sentirti dire che te lo dirò sicuramente.
Vuoi la 1, la 2, la 3 o la 4?"

Ma io mi chiedo:

era necessario scomodare la Scienza per proporre l'arte del far volare la bandiera dove tira il vento?

Non bastava la Politica?

Mah ... ci rifletterò su nel mio week end....

A voi tutti auguro un buon fine settimana.

p.



cara psiche, Il vento non tira proprio da quella parte ... c'è sempre tempo per correggere l'andatura . Quella è stata una strambata ma il vento in poppa io lo sento da un'altro bordo
tritri


beh se le strambate continuano ad essere quelle che si possono leggere in giro per la rete ... mi viene da sospettare che il tuo "sentire" abbia un suo perchè!
psiche

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