mercoledì 3 giugno 2009

"bello dai ... ci lavoriamo...."


Nel mio caso ho cercato di focalizzarmi sulla parte positiva dell'esperienza. Alcune questioni dolorose dell'esperienza con Arkeon sono molto utili per noi. Il vero guaio è che troppo spesso gli individui vengono lasciati in una condizione psicologica inadeguata a metabolizzare questa esperienza; pertanto c'è bisogno di trovare valvole di sfogo che non possono che essere i nostri cari. Rimane una esigenza fondamentale: quella di resettare certe dinamiche di coppia. Ma sarebbe opportuno sostenere gli individui a particare una logica costruttiva e non distruttiva. L'approccio suggerito di mandare a fan..... le persone con cui abbiamo dei nodi potrebbe essere valido se avesse come finalità l'azzeramento dei conti e la ricostruzione di un legame libero e paritetico in cui si sta insieme perchè si vuole e perchè si ama; l'input che arriva è invece è di natura violenta: manda al diavolo e poni le regole se l'altro vuole starci ci sta. A questo punto sei tu che hai il coltello dalla parte del manico. Da un punto di vista etico questo approccio sarebbe sostenibile solo per salvarsi da perverse relazioni professionali o amicali. In una coppia tali presupposti non sono compatibili con l'amore.

Il tema Amore andrebbe sviluppato in relazione ad Arkeon.

Comunque, il mio pensiero è che il problema non sono i contenuti di Arkeon che possono essere salvati in buona parte; piuttosto sono alcuni comportamenti individuali di chi gravita intorno all'associazione, a partire da Vito. Troppo spesso ho visto Vito usare modalità comunicative palesemente manipolatorie. Ad esempio, in soggetti a cui aveva fatto notare (credo propriamente) la propria infantile tendenza a cercare il premio materno di un bravo o di un grazie, lui per primo usava spesso intercalari come "bravo" ecc. per farsi seguire da un punto di vista emotivo.

Comunque Vito è per me una mente superiore. C'è una parte di vittima che si offre al carnefice in questo, ma onore al merito: ci vuole una abilità superiore per fare ciò che fa. Questo non toglie che certe questioni sono eticamente inaccettabili.

Un giorno parliamo meglio anche di Matrix. Agli amici ancora dentro dico, sappiate che l'ipnosi collettiva è storia vecchia e che se continuate ad implodere limitando il confronto con il mondo "dentro matrix", non fate altro che alimentare il lavaggio di cervello che ricevete. State perdendo la vostra identità offfrendo in pasto la vostra debolezza emotiva. I seminari sono pensati per lasciarvi in uno stato depressivo. In questo atteggiamento i maestri sono pedofili. Creano il bisogno del maestro fingendo il sostegno all'incontrpo con il padre.Chiedetevi se è giusto che uno stia nel lavoro 10 o 15 anni; se fosse per un reale bisogno, vorrebbe dire che il lavoro non funziona.

Biko diceva:"La migliore arma nelle mani di un oppressore è la mente dell'oppresso".

Potrei concludere dicendo "bello" "bello" "dai ... ci lavoriamo...." .

Vi auguro un mare di bene.

Alfa Omega

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