Riprende a Milano il processo nei confronti di Francesco Antonio Morello, maestro di Arkeon. Con l'udienza che si terrà presso il Tribunale di Milano il 20 settembre 2010 si entrerà nel merito della vicenda che vede Morello imputato per il reato di abuso sessuale, con l'ascolto dei primi testimoni dell'accusa.
Francesco Antonio Morello, maestro di reiki, iniziato da Vito Carlo Moccia, e socio fondatore di Arkeon sin dal 2000, avrebbe, secondo l'accusa, approfittato del potere conferitogli del suo titolo e del suo ruolo in seno ad Arkeon per abusare sessualmente di alcune sue allieve. Egli avrebbe indotto queste ultime a credere che l'unico modo per superare i disturbi, derivati da inesistenti abusi sessuali subìti da piccole, fosse quello di sottoporle ad una "terapia individuale" con lui che includeva un'esperienza sessuale. L'accusa ribadisce che il maestro sessantasettenne agiva condizionando psicologicamente le sue 'vittime' con la "falsa autorità derivante dalla sua qualifica di maestro'.
Francesco Antonio Morello è anche uno degli 11 membri di Arkeon imputati nel processo già iniziato presso il Tribunale di Bari, accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, abuso della professione, molestie ai minori, incapacità derivata da violenza, calunnia.
Updating of the Arkeon case, September 2010
The trial against Francesco Antonio Morello, an Arkeon master, is being resumed in Milan.
With the hearing which will be held at the Law Court in Milan on September 20, 2010 , the judges will hear the first witnesses for the prosecution, thus getting to the heart of the matter, which sees F.A. Morello charged with the crime of sexual abuse.
F.A. Morello, a Reiki master initiated by Vito Carlo Moccia and one of the Arkeon founders since 2000, is accused of having sexually abused some of his followers, unduly influenced by his title and his role within the Arkeon group.
He would have deceived them into believing that the only way to overcome their disorders - originating in presumed sexual abuse suffered in their childhood - was to have sexual intercourse with him, as "individual therapy".
The prosecutor maintains that the 64-year-old master exerted an undue influence on his "victims" using "the false authority deriving from his qualification of 'master' ".
F.A. Morello is also one of the 11 Arkeon members already awaiting trial at the Law Court in Bari, accused of criminal association, fraud, illegal professional practice, child abuse, assault, slander.
mercoledì 15 settembre 2010
DOMENICA IN del 23-3-2010
Dall’ufficio stampa Rai: Massimo Giletti apre il sipario de “L’Arena” sul caso del “guru di Roma”, il santone di San Lorenzo accusato di abusi e raggiri su minori e donne in difficoltà. Inoltre, il fenomeno del gruppo Arkeon, diffuso in tutta Italia e incriminato per associazione a delinquere e truffa aggravata. Ospiti in studio Maurizio Alessandrini, presidente Fa.Vi.S, Roberta Bruzzone criminologa, Irene Pivetti, il geologo Mario Tozzi e i giornalisti Andrea Vianello e Barbara Carfagna.
In diretta: al telefono la mamma di una delle vittime del santone, la donna è commossa ed affranta, racconta della rivelazione della figlia di soli 16 anni, ha subito dei vili abusi sessuali. Il dolore della scoperta, il coraggio della rivalsa, si mostrano in quella voce dolente, Giletti chiede: “si sente in colpa per non aver capito?”; la mamma al telefono, sospirando: “si”.
Giletti spiega: le violenze avvenivano durante il fine settimana, in luoghi preposti alle riunioni della setta a cui le vittime del santone appartenevano e che sono divenuti scenari di pratiche inumane.
Ancora la testimoniaza di una donna che ha consegnato al sedicente santone più di 50 mila euro, ricorda come nemmeno l’informazione giornalistica fosse riuscita a distoglierla da “quel mondo”, un’enorme ragnatela che ti avvolge e ti imprigiona.
La testimonianza di Alessia, fidanzata con uno dei “maestri” di Arkeon, narra il percorso esistenziale del fidanzato ed il proprio. L’approccio iniziale, forte, con la setta, motivato dal bisogno di rapporti umani, dalla necessità di uscire dalla propria solitudine, una promessa quella di Arkeon effimera, affascinante
Nutrimento che viene dal padre
Anche il padre e il maestro veicolano il "nutrimento", ma a differenza del nutrimento della madre che è una relazione di potere, di possesso, perchè con questo essa trattiene il figlio attraverso il senso di colpa, con la minaccia di non farcela da solo, di non potersi staccare da lei, il nutrimento del padre/maestro viene dall'esprimere ciò che egli è lasciando l'altro libero di percorrere la sua strada (poi, abbiamo visto tutti che così non è, almeno non da parte di tutti i maestri... commento mio).
Il maestro/padre "mostra la direzione", è portatore di fede, ma ci deve essere la responsabilità del figlio/studente di andare nella direzione indicata.
Questo parallelo padre/maestro viene rinforzato dall'affermazione del fondatore secondo la quale " Quando nella storia dell'umanità è andata scomparendo la figura del padre, la stessa sorte ha subito la figura del maestro, perchè ambedue appartengono allo stesso mondo. Rassegnarsi a vivere in una società senza padre/maestro, equivale a rassegnarsi a vivere in una società senza Dio".
Ricapitolando, il padre è colui che restituisce al figlio la libertà dal mondo della MATER-IA e ridona al figlio il senso di identità. In questo modo, aiuta a superare il senso di solitudine e separazione (indotto dalla madre) restituendo al figlio il senso di appartenenza ad un progetto collettivo dove l'individuo si sente parte della volontà del tutto.
Egli aiuta a riaprire la coscienza. Quando la coscienza è chiusa, si è dei meri esecutori di programmi: si appartiene in tutto e per tutto al mondo dell'energia automatica. Questo concetto di "energia automatica" deriva dal substrato teorico che veniva presentato quando i seminari e i maestri erano ancora definiti "di reiki". Se può interessare, è un concetto che si può approfondire ulteriormente.
-continua-
Il maestro/padre "mostra la direzione", è portatore di fede, ma ci deve essere la responsabilità del figlio/studente di andare nella direzione indicata.
Questo parallelo padre/maestro viene rinforzato dall'affermazione del fondatore secondo la quale " Quando nella storia dell'umanità è andata scomparendo la figura del padre, la stessa sorte ha subito la figura del maestro, perchè ambedue appartengono allo stesso mondo. Rassegnarsi a vivere in una società senza padre/maestro, equivale a rassegnarsi a vivere in una società senza Dio".
Ricapitolando, il padre è colui che restituisce al figlio la libertà dal mondo della MATER-IA e ridona al figlio il senso di identità. In questo modo, aiuta a superare il senso di solitudine e separazione (indotto dalla madre) restituendo al figlio il senso di appartenenza ad un progetto collettivo dove l'individuo si sente parte della volontà del tutto.
Egli aiuta a riaprire la coscienza. Quando la coscienza è chiusa, si è dei meri esecutori di programmi: si appartiene in tutto e per tutto al mondo dell'energia automatica. Questo concetto di "energia automatica" deriva dal substrato teorico che veniva presentato quando i seminari e i maestri erano ancora definiti "di reiki". Se può interessare, è un concetto che si può approfondire ulteriormente.
-continua-
Tiresia
Salvi grazie ad Arkeon
Qualche anno fa, parlando con un appartenente ad Arkeon (allora gruppo Aleph), mi colpì una sua frase. Egli sosteneva che l'obiettivo del lavoro con il suo maestro era quello di aprire la sua interiorità come si apre un cassetto e buttare fuori tutto quello che c'era dentro.
Inutile fu farlo riflettere sulla pericolosità di tale azione.
Sollecitare diverse emozioni e lasciare che la persona ne sia quasi inglobata, senza una giusta interpretazione e senza un corretto utilizzo del setting, risulta pericolosissimo per la psiche di questa.
Non mi meraviglia quindi sentire parlare di persone che hanno tentato il suicidio, probabilmente per l'incapacità di gestire tutto quanto. E non mi meraviglia sentire storie di gente che ancora porta con se i segni di un'esperienza così invasiva e dannosa.
Non mi meraviglia neppure verificare che molte delle persone fuoruscite dal gruppo negli ultimi mesi, l'abbiano fatto solo con i piedi e non con la testa. E' ancora difficile per loro potersi confrontare con la realtà quotidiana, con gli affetti semplici e spontanei familiari e amicali. Ancora le mamme sono vissute come perverse e ancora per alcune donne l'apparente sottomissione al proprio compagno è uno stile di vita da perseguire.
Le persone con le quali ho parlato hanno il terrore che se dovessero cambiare atteggiamento, pur fuori dal gruppo, riceverebbero soltanto tanto male (la superstizione è dominante).
Mi auguro che questa sezione del forum possa aiutare chi vive questo percorso verso la libertà a riflettere e a trovare la strada più giusta per se.
Inutile fu farlo riflettere sulla pericolosità di tale azione.
Sollecitare diverse emozioni e lasciare che la persona ne sia quasi inglobata, senza una giusta interpretazione e senza un corretto utilizzo del setting, risulta pericolosissimo per la psiche di questa.
Non mi meraviglia quindi sentire parlare di persone che hanno tentato il suicidio, probabilmente per l'incapacità di gestire tutto quanto. E non mi meraviglia sentire storie di gente che ancora porta con se i segni di un'esperienza così invasiva e dannosa.
Non mi meraviglia neppure verificare che molte delle persone fuoruscite dal gruppo negli ultimi mesi, l'abbiano fatto solo con i piedi e non con la testa. E' ancora difficile per loro potersi confrontare con la realtà quotidiana, con gli affetti semplici e spontanei familiari e amicali. Ancora le mamme sono vissute come perverse e ancora per alcune donne l'apparente sottomissione al proprio compagno è uno stile di vita da perseguire.
Le persone con le quali ho parlato hanno il terrore che se dovessero cambiare atteggiamento, pur fuori dal gruppo, riceverebbero soltanto tanto male (la superstizione è dominante).
Mi auguro che questa sezione del forum possa aiutare chi vive questo percorso verso la libertà a riflettere e a trovare la strada più giusta per se.
Lorita
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giovedì 2 settembre 2010
Cult e Therapy cult
Per "setta" (ingl. "Cult") si può intendere tanto la setta di tipo religioso, quanto quello che in Inglese viene spesso indicato come "Therapy cult", e che noi rendiamo abitualmente con "psicosetta". Per completezza, traduco anche la parte, desunta sempre dal materiale messo a disposizione dal Cult Information Centre di Londra, in cui si mettono a confronto le "sette di tipo religioso" con le "psicosette".
To remain within the strict mental and social confines of a cult for even a short time can have the following disastrous effects:
Loss of choice and free will.
Diminished intellectual ability, vocabulary and sense of humour.
Reduced use of irony, abstractions and metaphors.
Reduced capacity to form flexible and intimate relationships.
Poor judgement.
Physical deterioration.
Malnutrition.
Hallucinations, panic, dissociation, guilt, identity diffusion and paranoia.
Neurotic, psychotic or suicidal tendencies.
TRADUZIONE
Le sette sono pericolose?
Rimanere negli angusti confini mentali e sociali di una setta anche per breve tempo può avere i seguenti effetti disastrosi:
- Perdita della capacità di scelta e di libero arbitrio
- Riduzione delle capacità intellettive, verbali e del senso dell'umorismo
- Scarso uso dell'ironia, delle astrazioni e delle metafore
- Ridotta capacità di stringere relazioni flessibili e intime
- Povertà di giudizio
- Deterioramento fisico
- Malnutrizione
- Allucinazioni, panico, dissociazione, senso di colpa, smarrimento dell'identità e paranoia
- Tendenze nevrotiche, psicotiche o suicide.
Categorie di Sette
"Sette religiose"
1. La vita in comune è frequente
2. I membri possono non fare parte del "personale", della "forza lavoro" del gruppo in questione
3. L'età media all'atto del reclutamento è compresa nella fascia tra i 20 e i 30 anni
4. Sembrano offrire l'associazione con un gruppo interessato a migliorare il mondo attraverso strumenti politici, spirituali o di altro tipo.
"Psicosette"
1. La vita in comune è rara
2. I membri di solito fanno parte del "personale", della "forza lavoro" del gruppo in questione
3. L'età media all'atto del reclutamento è intorno ai 35 anni
4. Sembrano offrire l'associazione con un gruppo che tiene corsi vagamente improntati all' "automiglioramento" o alle "tecniche di autoaiuto" o alla "terapia".
To remain within the strict mental and social confines of a cult for even a short time can have the following disastrous effects:
Loss of choice and free will.
Diminished intellectual ability, vocabulary and sense of humour.
Reduced use of irony, abstractions and metaphors.
Reduced capacity to form flexible and intimate relationships.
Poor judgement.
Physical deterioration.
Malnutrition.
Hallucinations, panic, dissociation, guilt, identity diffusion and paranoia.
Neurotic, psychotic or suicidal tendencies.
TRADUZIONE
Le sette sono pericolose?
Rimanere negli angusti confini mentali e sociali di una setta anche per breve tempo può avere i seguenti effetti disastrosi:
- Perdita della capacità di scelta e di libero arbitrio
- Riduzione delle capacità intellettive, verbali e del senso dell'umorismo
- Scarso uso dell'ironia, delle astrazioni e delle metafore
- Ridotta capacità di stringere relazioni flessibili e intime
- Povertà di giudizio
- Deterioramento fisico
- Malnutrizione
- Allucinazioni, panico, dissociazione, senso di colpa, smarrimento dell'identità e paranoia
- Tendenze nevrotiche, psicotiche o suicide.
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"Sette religiose"
1. La vita in comune è frequente
2. I membri possono non fare parte del "personale", della "forza lavoro" del gruppo in questione
3. L'età media all'atto del reclutamento è compresa nella fascia tra i 20 e i 30 anni
4. Sembrano offrire l'associazione con un gruppo interessato a migliorare il mondo attraverso strumenti politici, spirituali o di altro tipo.
"Psicosette"
1. La vita in comune è rara
2. I membri di solito fanno parte del "personale", della "forza lavoro" del gruppo in questione
3. L'età media all'atto del reclutamento è intorno ai 35 anni
4. Sembrano offrire l'associazione con un gruppo che tiene corsi vagamente improntati all' "automiglioramento" o alle "tecniche di autoaiuto" o alla "terapia".
traduzione di Talon
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