mercoledì 15 settembre 2010

Nutrimento che viene dal padre

Anche il padre e il maestro veicolano il "nutrimento", ma a differenza del nutrimento della madre che è una relazione di potere, di possesso, perchè con questo essa trattiene il figlio attraverso il senso di colpa, con la minaccia di non farcela da solo, di non potersi staccare da lei, il nutrimento del padre/maestro viene dall'esprimere ciò che egli è lasciando l'altro libero di percorrere la sua strada (poi, abbiamo visto tutti che così non è, almeno non da parte di tutti i maestri... commento mio).
Il maestro/padre "mostra la direzione", è portatore di fede, ma ci deve essere la responsabilità del figlio/studente di andare nella direzione indicata.
Questo parallelo padre/maestro viene rinforzato dall'affermazione del fondatore secondo la quale " Quando nella storia dell'umanità è andata scomparendo la figura del padre, la stessa sorte ha subito la figura del maestro, perchè ambedue appartengono allo stesso mondo. Rassegnarsi a vivere in una società senza padre/maestro, equivale a rassegnarsi a vivere in una società senza Dio".


Ricapitolando, il padre è colui che restituisce al figlio la libertà dal mondo della MATER-IA e ridona al figlio il senso di identità. In questo modo, aiuta a superare il senso di solitudine e separazione (indotto dalla madre) restituendo al figlio il senso di appartenenza ad un progetto collettivo dove l'individuo si sente parte della volontà del tutto.
Egli aiuta a riaprire la coscienza. Quando la coscienza è chiusa, si è dei meri esecutori di programmi: si appartiene in tutto e per tutto al mondo dell'energia automatica. Questo concetto di "energia automatica" deriva dal substrato teorico che veniva presentato quando i seminari e i maestri erano ancora definiti "di reiki". Se può interessare, è un concetto che si può approfondire ulteriormente.
-continua-
Tiresia