sabato 13 marzo 2010

Ruolo del Padre in Arkeon

Ruolo salvifico del padre (o del maestro)

Il padre è la rappresentazione di Dio, ma il figlio non può arrivare a Dio se prima non passa attraverso l'umiltà di riconoscere la parte grande del padre (primo passaggio), cosa che si ottiene staccandosi dagli insegnamenti della madre che lo hanno presentato al figlio come un fallito, ubriacone, violento ecc. e ottenere la sua benedizione (secondo passaggio) attraverso la quale egli trasmette al figlio la fiamma sacra dello Spirito dei Padri (in gergo: passaggio di fiamma).

Bisogna tenere presente che il padre (materiale) ha anche una "parte piccola" che ha trasmesso al figlio. Per riconoscere la "parte grande" del padre bisogna perdonare la sua "parte piccola" e ci si può a propria volta sganciare dalla propria "parte piccola" (che sarebbe poi l'ombra in psicoanalisi).
Così come la direzione del padre è verticale (ascesa verso lo spirito, verso Dio), la luce è propria del mondo del padre. Il suo contrario, la tenebra (l'ombra) è propria del mondo della madre, della materia (e la direzione della madre è orizzontale, per amor di completezza).

Durante il suo percorso verso il mondo del padre, il figlio si trova davanti alla relazione che ha avuto con il suo "padre materiale": emerge il problema della competizione, del conflitto col padre e, in senso più ampio, con le figure di autorità (fra cui i maestri). In questo problema si possono individuare due componenti:

1) Una componenete che deriva dall'appartenenza alla madre: il conflitto viene quindi generato per proteggere la madre. Oppure
2) c'è la volontà di mettere alla prova l'autorità del padre (frase chiave: "solo se la tua autorità è vera posso camminare sui tuoi passi"). A questa volontà è legata anche la continua provocazione nei confronti del padre per ottenere da lui lo "schiaffo sacro" come dimostrazione della sua autorità.

La motivazione che sta alla base del conflitto col padre (1 o 2) si svela durante il "lavoro" che si fa col maestro. Il maestro è colui che "facilita" lo studente a capire qual'è la spinta che agisce nel suo conflitto col padre.
Se una persona non riesce a svelare la sua "parte grande" è perchè sta agendo ancora dalla sua "parte piccola" (legata alla madre).

Da quanto detto si può facilmente intuire l'importanza che viene data in arkeon all' obbedienza al maestro.
Questa obbedienza ha lo scopo di far crescere l'autorità interiore dello studente. Ma il fondatore del gruppo avverte: il maestro, accogliendo la proiezione paterna dello studente, ha il potere di trasformare una persona in "sacra" o "debole". Se il maestro agisce dallo spazio sacro del padre, tira fuori la parte sacra, se agisce dallo spazio della madre, rende lo studente debole e dipendente.
Per questo il maestro deve "stare sveglio" e riconoscere sia da che spazio interiore sta agendo lui, sia qual'è la verità dell'altro. In questo caso specifico, sarà il maestro a condurre lo studente a capire da cosa viene generato il suo conflitto con l'autorità: se dall'appartenenza alla madre, se dalla ricerca di una conferma dell'autorità del padre.

- Un mio breve inciso: ma non è il lavoro dello psicoterapeuta, questo? -

Tiresia