domenica 13 settembre 2009

Telefono senza fili





Una persona che frequentava i seminari di arkeon mi ha detto (riporto le sue testuali parole): “Mi hanno detto che sei stato ricoverato in Psichiatria”.
Ovviamente ciò non solo non è vero, ma è per me altamente offensivo e al limite della diffamazione (nel caso ciò sia stato detto davanti a due o più persone, in qualsiasi occasione).
L’unico episodio che può avere generato questa folle maldicenza priva di fondamenti è il fatto che io, in qualità di Psicologo, seguo in psicoterapia (alla quale sono abilitato dal 22/11/1996) diversi pazienti che, purtroppo, hanno a volte anche bisogno di supporto farmacologico, o, nei casi più gravi, di un ricovero, e, siccome io non sono medico e non posso prescrivere alcun tipo di farmaco, invio con regolarità sin dal 1996 tali pazienti alle cure del Primario del reparto di Psichiatria del principale ospedale cittadino, e ogni 10 o 15 giorni mi reco da lui in ospedale per discutere i nostri casi in comune, in modo da lavorare in stretta collaborazione.
Una di queste volte, uscendo dal reparto, ho incontrato i genitori di un'altra persona che frequentava i seminari di arkeon quando li frequentavo anch’io (fino a fine 2004), condotti da due maestri entrambi sotto indagine; questi genitori avevano entrambi partecipato a uno o due seminari (non ricordo bene), e mi avevano visto alcune volte in compagnia di loro figlio, anche perché per un paio d’anni le nostre famiglie sono state vicine di casa.
Mi sono fermato a parlare con loro (che erano lì per motivi che non riguardano né loro in prima persona né il figlio che frequentava arkeon), e ho detto loro (sempre testuali parole): “per uscire dal condizionamento ho avuto io stesso bisogno dell’aiuto del Prof XXXX, col quale collaboro per i nostri pazienti dal 1996”.
Questa frase, secondo il principio del “telefono senza fili”, è stata riportata dai genitori al figlio, dal figlio ad altri, fino, dopo svariati mesi, a raggiungere le mie orecchie nella forma sopra citata “Mi hanno detto che sei stato ricoverato in Psichiatria”. A nessuno è venuto in mente che il Padiglione 11 del principale mospedale cittadino è SOLO femminile, e meno male, se no avrebbero anche aggiunto che ho cambiato sesso per ribellione al maschile.... ahahahahahaha
Vi prego di riflettere sull’assurdità del meccanismo. Nessuno dei cosiddetti 30 “amici” che mi conoscono e per anni hanno frequentato i seminari con me, abbracciandomi, piangendo, ridendo insieme e professandosi “grandi amici”, addirittura chiedendomi di essere il loro testimone di nozze o essendo il mio, per poi costituirsi parte civile contro di me senza neppure farmelo sapere oppure bombardandomi di denunce senza neppure telefonarmi per sapere la mia versione dei fatti, si è mai fatto sentire al riguardo.
Inoltre, qualcuno che io non considero e non ho mai considerato “amico”, che non mi vede da quasi 5 anni, con il quale ho scambiato si e no 500 parole, ha pubblicamente scritto in rete di essere “seriamente preoccupato per la mia salute mentale”, non so se avendo ricevuto questo stupido infamante pettegolezzo di cui sopra, ma in ogni caso senza telefonarmi.
Ora, se io sono preoccupato per una persona che dico essere mia amica, non lo scrivo su internet, in nessun forum, newsgroup, sito, blog o ciò che si vuole… Prendo il telefono e chiamo quella persona e solo quella persona, senza far sapere a nessuno cosa sto facendo e perché, dato che si tratta di questioni personali, private e definite “dati sensibili” dal Decreto Legislativo sulla Privacy n. 196/03.
Eppure vi assicuro che dal gennaio 2005 (quando io e mia moglie abbiamo lasciato arkeon) né tantomeno dal gennaio 2006 (quando sono andate in onda le famose tre puntate di costanzo) NESSUNO mi ha mai telefonato per chiedermi alcunché, e tutto ciò che è stato detto su di me da allora ad oggi è sempre e solo stato frutto della fantasia e della immaginazione di chi parlava, che ha sempre e solo detto cose inventate per sostenere le sue teorie su di me e sulla situazione, giacche dalla mia bocca nessuno aveva udito assolutamente nulla da molto tempo.
Fa eccezione la persona che mi ha riferito questo, perché effettivamente, dopo avere sporto denuncia sull’onda di follia collettiva, mi ha cercato, unico fra almeno 70 ha voluto capire meglio, e assieme ad altri che in seguito mi hanno contattato via e-mail per sincerarsi di non subire ritorsioni personali di carattere giudiziario, ha ritirato la denuncia.
Degli altri però ho potuto solo cogliere il bisogno di rassicurazione via e-mail, nel senso che non mi hanno chiesto come sto, ma solo se avevo ricevuto ed accettato la remissione di querela, per essere sicuri di non subire ritorsioni (inevitabili per tutti gli altri) da parte mia. Nessuno mi ha chiesto quante migliaia di euro mi sta costando questo loro "errore di valutazione" nessuno si è reso conto di avere eseguito alla lettera il mandato degli avvocati di vito che hanno dichiarato pubblicamente: "li inginocchieremo economicamente". Nessuno mi ha chiesto se sono in ginocchio, o addirittura spianato al suolo...
Con questa persona invece ho potuto parlare per alcune ore, pranzando e prendendo il caffè.
Resta ora da vedere se ciò che lui, secondo me, ha compreso perfettamente, subirà le stesse trasformazioni tipo “telefono senza fili” e, tra qualche settimana o mese, nasceranno nuove “leggende metropolitane” su di me o sulla mia famiglia. Potrebbero accusarlo di essere "sceso a patti col diavolo", di "essere passato dalla parte oscura" o chissà che altro,m ma nessuno ascolterà me prenderà in considerazione le mie affermazioni, si dedicheranno tutti a dimopstrare alacremente che non sono un valido psicologo, che non posso curare la gente, che loro mai si affiderebbero a me, ecc. Ebbene ecco l'invito: Denunciatemi (possibilmente non con 80 fotocopie di trenta pagine l'una) al consiglio dell'Ordine tramite il sito www.psy.it (nazionale) o www.ordinepsicologiliguria.it (regionale) e saranno loro, validi e sensibili Psicologi eletti da tutti noi per vigilare sulla serietà dello svolgimento della nostra professione (ma non come il comitato etico deontologico di arkeon che lasciava passare le peggio violenze ed assurdità, questi lavorano davvero!!!), a capire le vostre "validissime" argomentazioni e a radiarmi entro una, massimo due settimane... ahahahahahaha!!!!!!
Un'ultimo appunto: tutti coloro che sono ancora in accordo con arkeon e scrivono in rete, si ostinano a sostenere che le nostre (dei fuoriusciti che hanno parlato pubblicamente degli abusi e dei danni subiti) parole hanno rovinato le loro vite, le loro famiglie, i loro lavori, ecc.
Vorrei qui ribadire che a me sembra di continuare a subire in prima persona, più e prima di loro gravi danni all’immagine personale, sociale, lavorativa, familiare, ecc.
Però mi limiterò a farlo presente tramite gli avvocati che IO sono attualmente costretto a pagare per colpa loro in diverse città italiane, e qui non farò né nomi né ulteriori accenni alla vicenda. Saranno poi gli avvocati a sporgere le debite denunce per calunnia, diffamazione, danno all’immagine nocumento all’attività professionale, ecc.
Saluti a tutti,
Carlo.