venerdì 17 luglio 2009

il nome non è un problema

Sono rientrata perché ahimé piove: sarà anche questo colpa della Tinelli, come degli abusi che sarebbero avvenuti in Arkeon dopo il 1996, poiché lei non avrebbe scritto a Moccia.
Un'uscita comica degna di Aldo Giovanni e Giacomo,
che farebbe sorridere se non nascondesse un'ormai preoccupante ossessione quotidiana, anzi oraria.
Vi sbagliate tuttI: non lo sapete che se vi capita qualcosa non dovete andare dalla Polizia o dai Carabinieri (cosa che per l Tinelli è avvenuta sin dall'epoca ed è documentabile ma agli inquirenti e non agli inquisitori improvvisati), ma dovete andare da chi vi abusa?
Sicuramente chi lo consiglia lo avrà fatto e consiglierà alle vittime danneggiate o perseguitate da Scientology di farlo. Un consiglio da esperti in materia, indubbiamente.

lella


Cara Lella,

io ti posso solo dire di averlo pure fatto per istinto quando ancora non conoscevo il problema.

La prima cosa che mi venne spontanea fare fu quella di rivolgermi ai diretti interessati ma come loro risposta mi beccai un diffida legale.

Anni dopo ho saputo dai centri Gris che il mio non fu un caso isolato: già altri familiari che avevano provato come me a segnalare il problema ai diretti interessati responsabili di questi "centri di formazione" sparsi per tutto il territorio, si beccarono come me diffide legali.

Se l'avessi saputo prima non mi sarei mai rivolta a loro come sono solita fare (=es. se ho un problema con il telefonino vado direttamente da chi me l'ha venduto/prodotto e non mi aspetto di beccarmi per questo una diffida legale, semmai mi aspetto che mi risolvino il problema che segnalo).

Qualche giorno dopo questa diffida, sempre nel giugno 2006, mi rivolsi all'Ordine degli psicologi per chiedere parere e aiuto.

Non mi risulta che Michielin abbia fatto quello che si aspetta la Guidi.

Nell'aprile 2007, disperata per una situazione che degenerava sempre più, scrissi a tutte le associazioni trovate tramite google.

Tutte sono state molto gentili, mi hanno fornito materiale per iniziare a documentarmi, dati statistici aggregati sulla diffusione del fenomeno in italia. Ma nessuna associazione ha ritenuto che fosse compito dell'associazione stessa prendere contatti e tenere rapporti con la snc segnalata.

Quest'anno ho contattato e segnalato il caso anche alla RDM e alla Martini di Allarme Scientology (=conservo le e-mail e gli allegati tratti da un sito francese che mi mandò la Martini per documentarmi sullo scenario europeo).

Ma neanche quest'ultima sì offrì di andarci lei a "mediare" con il gruppo da me segnalato nonostante lì sembrava che NON avesse grandi difficoltà a comprendere di quale fenomeno stavamo parlando ovvero di un fenomeno che è ben conosciuto in letteratura con diversi nomi:

la Singer le chiamava Terapie folli e così le chiama Michielin.
Hassan li chiama cult e li distingue in 3 categorie (1. culti religiosi, 2. culti politici, 3. culti commerciali o altrimenti noti con il nome di culto dei seminari)
Altri li chiamano movimenti del potenziale umano
Altri ancora psicosette


Il nome non è il problema. Se quelli sopra citati non piacciono ci possiamo inventare anche un altro termine.

Il problema è che questi gruppi che non mettono in condizione di capire e scegliere cosa stai esattamente "comprando" rimangono gruppi di cui diffidare come li ha definiti la RDM nell'articolo di ottobre 2007 riportato da tritri l'altro giorno (http://www.totemblueart.it/?p=141 )

E una volta tanto sono perfettamente d'accordo con quanto dichiarato in quell'intervista rilasciata dalla dott.ssa Di Marzio.

psiche



lella scritto:

Che Arkeon sia una setta o che non lo sia, e io penso di si, quello del gruppo è un contenitore la cui definizione o meno non influisce su ciò che avveniva all'interno dei seminari.
Magari parlare di fatti concreti può aiutarci ad evitare che in molti dimentichino che la nostra "falsificazione" della realtà ha trovato riscontri in indagini penali che hanno prodotto il sequestro delle sedi, non credo concesso da un Gip se non ravvisa elementi, e chi si è prodigata in atteggiamenti poco comprensibili che forse andavano oltre lo studio e la ricerca, con intenti a noi poco chiari ma evidentemente più limpidi per chi indaga, è stato accusato a sua volta.
Questi sono i fatti.
È funzionale per gli inarrestabili difensori di Arkeon gridare alla discriminazione, coinvolgere una studiosa delle religioni o lamentare il fatto che li additano per essere membri di una setta, tralasciando l'accusa principale di associazione a delinquere che, se confermata, dimostrerebbe che l'impianto Arkeon è stato messo su dal suo fondatore per delinquere, appunto.
Chi mira a spostare l'attenzione da fatti concreti lo fa per alzare un po' di polvere, ma la polvere poi ricade, non resta in aria per sempre, e tutto torna limpido (Newton, legge di gravità).
Se vi va, parliamo di questo.



Sante parole Lella.
Da quanto si legge sui giornali le accuse non riguardano il dubbio se ci troviamo di fronte a una setta o meno, ma si ipotizzano dei reati.
Come mai nessuno parla di questo, salvo spostare gli argomenti di discussione?
Forse perchè questo è più facile!!!!

piccolapeste

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