venerdì 3 aprile 2009

Lavaggio del cervello e calunnia



Un pò di buonumore su un argomento tanto serio... c'è un punto in cui viene detta una frase .

Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità

La citazione è assolutamente infelice (Joseph Goebbels).
Specialmente in Italia, è diventata una vera e propria legge della comunicazione: tutto ormai è una gara a chi la spara più grossa e soprattutto a chi urla più forte. Riguardo ad arkeon, ad esempio , leggo in rete un sacco di cose non vere dove quelli che difendono a spada tratta il metodo; minimizzano i racconti " teorie e tecniche di Arkeon" raccontate da Tiresia (forum del CeSAP)in questo blog citati e da tante persone confermati come esperienze dolorose ed abusanti.

Vedo amaramente applicate le teorie di Goebbels :

1. Principio della semplificazione e del nemico unico.
E’ necessario adottare una sola idea, un unico simbolo. E, soprattutto, identificare l'avversario in un nemico, nell’unico responsabile di tutti i mali.
2. Principio del metodo del contagio.
Riunire diversi avversari in una sola categoria o in un solo individuo.
3. Principio della trasposizione.
Caricare sull'avversario i propri errori e difetti, rispondendo all'attacco con l'attacco. Se non puoi negare le cattive notizie, inventane di nuove per distrarre.
4. Principio dell'esagerazione e del travisamento.
Trasformare qualunque aneddoto, per piccolo che sia, in minaccia grave.
5. Principio della volgarizzazione.
Tutta la propaganda deve essere popolare, adattando il suo livello al meno intelligente degli individui ai quali va diretta. Quanto più è grande la massa da convincere, più piccolo deve essere lo sforzo mentale da realizzare. La capacità ricettiva delle masse è limitata e la loro comprensione media scarsa, così come la loro memoria.
6. Principio di orchestrazione.
La propaganda deve limitarsi a un piccolo numero di idee e ripeterle instancabilmente, presentarle sempre sotto diverse prospettive, ma convergendo sempre sullo stesso concetto. Senza dubbi o incertezze. Da qui proviene anche la frase: "Una menzogna ripetuta all'infinito diventa la verità".
7. Principio del continuo rinnovamento.
Occorre emettere costantemente informazioni e argomenti nuovi (anche non strettamente pertinenti) a un tale ritmo che, quando l'avversario risponda, il pubblico sia già interessato ad altre cose. Le risposte dell'avversario non devono mai avere la possibilità di fermare il livello crescente delle accuse.
8. Principio della verosimiglianza.
Costruire argomenti fittizi a partire da fonti diverse, attraverso i cosiddetti palloni sonda, o attraverso informazioni frammentarie.
“A volte bisogna vedere anche quello che non c’è”
9. Principio del silenziamento.
Passare sotto silenzio le domande sulle quali non ci sono argomenti e dissimulare le notizie che favoriscono l'avversario.
10. Principio della trasfusione.
Come regola generale, la propaganda opera sempre a partire da un substrato precedente, si tratti di una mitologia nazionale o un complesso di odi e pregiudizi tradizionali.
Si tratta di diffondere argomenti che possano mettere le radici in atteggiamenti primitivi.
11. Principio dell'unanimità.
Portare la gente a credere che le opinioni espresse siano condivise da tutti, creando una falsa impressione di unanimità.
Questi principi, purtroppo, sono quanto mai attuali al giorno d’oggi.

Io comunque preferisco il vecchio detto :
Il diavolo fà le pentole e non i coperchi!

1 commento:

  1. hai veramente centrato il punto di collegamento con arkeon

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